Amicizia o Amore?!)))))
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terry
KELLYNA
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Amicizia o Amore?!)))))
Il confine tra amore ed amicizia donna/uomo è molto sottile e' facile da valicare! ...Ma esiste davvero l'amicizia tra uomo e donna? oppure si rischia comunque di rovinare tutto anche solo per un bacio ?
Dite la Vostra...
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KELLYNA- Numero di messaggi : 324
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Localizzazione : Toscana
Data d'iscrizione : 18.10.07
Re: Amicizia o Amore?!)))))
Molto difficile questa domanda certamente esiste l'amicizia tra uomo donna. Ma non credo che si arrivi a un bacio tra amici se questo accade è un attimo di debolezza da parte di uno dei due che non è amico ma si nasconde dietro la facciata dell'amicizia ma in cuor suo spera sempre che cambiano situazioni.poi da ogni situazione a sè, se un amicizia diventa amore credo che sarà anche meraviglioso l'amore da qualunque parte arriva è una bella cosa .però sono sicura kellyna che dopo un bacio non si guardano più come prima e allora direi proprio di si si rischia di rovinare dei bei rapporti di amicizia le cose sono due o nasce un grande amore o si rovina una bella amicizia ,spero di essermi spiegata beneKELLYNA ha scritto:Il confine tra amore ed amicizia donna/uomo è molto sottile e' facile da valicare! ...Ma esiste davvero l'amicizia tra uomo e donna? oppure si rischia comunque di rovinare tutto anche solo per un bacio ?
Dite la Vostra...
Re: Amicizia o Amore?!)))))
lunarossa ha scritto:Molto difficile questa domanda certamente esiste l'amicizia tra uomo donna. Ma non credo che si arrivi a un bacio tra amici se questo accade è un attimo di debolezza da parte di uno dei due che non è amico ma si nasconde dietro la facciata dell'amicizia ma in cuor suo spera sempre che cambiano situazioni.poi da ogni situazione a sè, se un amicizia diventa amore credo che sarà anche meraviglioso l'amore da qualunque parte arriva è una bella cosa .però sono sicura kellyna che dopo un bacio non si guardano più come prima e allora direi proprio di si si rischia di rovinare dei bei rapporti di amicizia le cose sono due o nasce un grande amore o si rovina una bella amicizia ,spero di essermi spiegata beneKELLYNA ha scritto:Il confine tra amore ed amicizia donna/uomo è molto sottile e' facile da valicare! ...Ma esiste davvero l'amicizia tra uomo e donna? oppure si rischia comunque di rovinare tutto anche solo per un bacio ?
Dite la Vostra...
RITENGO TI SIA SPIEGATA MOLTO CHIARAMENTE
tukano- Moderatore
- Numero di messaggi : 140
Età : 72
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Data d'iscrizione : 16.10.07
Re: Amicizia o Amore?!)))))
Accidentina forse ho perso un'amico:cry:
KELLYNA- Numero di messaggi : 324
Età : 63
Localizzazione : Toscana
Data d'iscrizione : 18.10.07
Re: Amicizia o Amore?!)))))
meglio tenersi dento il bacio e conservare l' amicizia
allora se è come dite voi
io non credo tantissimo a questa equazione amicizia = sesso prima o poi
io mi sveno per un amico/a combatto strenuamente per rispettare e far rispettare le sue opinioni, accertto le sue decisioni , le rispetto e le discutto ma non riesco a avvicinarmi fisicamente , mi viene difficile addirittura toccarla per questo atavico senso di lealtà verso gli amici
allora se è come dite voi
io non credo tantissimo a questa equazione amicizia = sesso prima o poi
io mi sveno per un amico/a combatto strenuamente per rispettare e far rispettare le sue opinioni, accertto le sue decisioni , le rispetto e le discutto ma non riesco a avvicinarmi fisicamente , mi viene difficile addirittura toccarla per questo atavico senso di lealtà verso gli amici
suf- Numero di messaggi : 339
Età : 63
Localizzazione : sardinya island
Data d'iscrizione : 11.10.07
Re: Amicizia o Amore?!)))))
Io ho un pensiero e lo condivido con voi.
Essere amici è un pò come essere innamorati.
Essere amici è un pò come essere innamorati.
Coseeepazz- Numero di messaggi : 210
Età : 60
Localizzazione : Nord del Sud
Data d'iscrizione : 01.11.07
Re: Amicizia o Amore?!)))))
Ne sono sicura coseepazz ogni forma di affetto è amore. ma io e te siamo amici si?
Re: Amicizia o Amore?!)))))
Certamente che lo siamo ,almeno che, tu non sia un exstraterrestre.
Coseeepazz- Numero di messaggi : 210
Età : 60
Localizzazione : Nord del Sud
Data d'iscrizione : 01.11.07
Re: Amicizia o Amore?!)))))
Suf scrive * mi viene difficile addirittura toccarla
per questo atavico senso di lealtà verso gli amici*.
Molto bello e molto giusto il Tuo pensiero !
Proviamo allora a rigirare il pensiero della domanda
con *avete mai provata l'amicizia con un ex od una
ex?*
Ritrovarsi dopo anni, quando i rimpianti e le ire sono
sbolliti e si è creata la consapevolezza in entrambi che
era stata solo un'attrazione fatale e non amore, vero,
profondo che non coinvolgeva solo il corpo ma anche
e, sopratutto, la mente, e diventare veramente amici,
anzi complici, e che tutto si svolge in una franchezza
e spontaneità incredibili e che dura per sempre ?
Vi assicuro che è una cosa magnifica !
Ciao
per questo atavico senso di lealtà verso gli amici*.
Molto bello e molto giusto il Tuo pensiero !
Proviamo allora a rigirare il pensiero della domanda
con *avete mai provata l'amicizia con un ex od una
ex?*
Ritrovarsi dopo anni, quando i rimpianti e le ire sono
sbolliti e si è creata la consapevolezza in entrambi che
era stata solo un'attrazione fatale e non amore, vero,
profondo che non coinvolgeva solo il corpo ma anche
e, sopratutto, la mente, e diventare veramente amici,
anzi complici, e che tutto si svolge in una franchezza
e spontaneità incredibili e che dura per sempre ?
Vi assicuro che è una cosa magnifica !
Ciao
scapolo- Ospite
Re: Amicizia o Amore?!)))))
non ho mai provato questo tipo di esperienza
ma ho vissuto la morte di una mia vecchissima fiamme e mi son reso conto che provavo ancora dopo 25 anni una sorta di ricordo d' amicizia nei suoi confronti , niente rimpianti o o cose del genere solo la consapevolezza di aver perso un amica siappur eravamo da tanto senza vederci
ma ho vissuto la morte di una mia vecchissima fiamme e mi son reso conto che provavo ancora dopo 25 anni una sorta di ricordo d' amicizia nei suoi confronti , niente rimpianti o o cose del genere solo la consapevolezza di aver perso un amica siappur eravamo da tanto senza vederci
suf- Numero di messaggi : 339
Età : 63
Localizzazione : sardinya island
Data d'iscrizione : 11.10.07
Re: Amicizia o Amore?!)))))
MA NON LO CREDO PROPRIO L'AMICO NASCE AMICO E L'AMORE NASCE AMORE, PER ME NON POTREBBE MAI ESSERE UN AMICO COLUI CHE CREDEVO IL MIO AMORE ...SARà SEMPRE IL MIO AMORE NON POTREI MAI DIRE STO CON UN ALTRO OPPURE HO SOGNATO STA COSA se poi ti accorgi che questa cosa è possibile non era amore ma solo un calesse.A.A.A.scapolo.cerca.donne ha scritto:
ex?*
Ritrovarsi dopo anni, quando i rimpianti e le ire sono
sbolliti e si è creata la consapevolezza in entrambi che
era stata solo un'attrazione fatale e non amore, vero,
profondo che non coinvolgeva solo il corpo ma anche
e, sopratutto, la mente, e diventare veramente amici,
anzi complici, e che tutto si svolge in una franchezza
e spontaneità incredibili e che dura per sempre ?
Vi assicuro che è una cosa magnifica !
Ciao
Re: Amicizia o Amore?!)))))
io faccio il cavallo
certi attributi li ho già
certi attributi li ho già
suf- Numero di messaggi : 339
Età : 63
Localizzazione : sardinya island
Data d'iscrizione : 11.10.07
Re: Amicizia o Amore?!)))))
Amore è una parola, solo con le azzioni si può dimostrare il vero amore, rispetto, complicità, passione, dolore,gioia, interesse.
Amore una parola astratta composta da tante altre parole.
Amico e amico non c'e altra definizione.
Coseeepazz- Numero di messaggi : 210
Età : 60
Localizzazione : Nord del Sud
Data d'iscrizione : 01.11.07
Re: Amicizia o Amore?!)))))
Luna
tanto per cambiare non sono d'accordo con te !
In quello che hai scritto è preponderante la tua
mania di "possesso", pesante come un macigno
ed irrazionale !
"Amore" !
Cos'è per te l'amore ?
Definiscimelo per favore !
Ha ragione "Coseeepazz" quando ti fà notare
che, mentre per l'amore, esistono miriadi di
sfaccettature che lo differenziano soggettivamente
e temporalmente per "amicizia" esiste una sola
parola e, quella, basta !
L'amore è assoggettato a troppe variabili e cose
imponderabili .
L'amicizia NO ( quando essa alberghi in una mente
sana e onesta !).
E' sempre lì attaccata allo scoglio in mezzo al mare
che ti aiuta a navigare !
Fino a quando la nostra cultura sessuale non
cambierà i rapporti fra i due sessi saranno sempre
gravati dalla spinta "ormonale" che ne condizionerà
pesantemente i risultati !
C'è già stata la "scarica ormonale" ma i due sono
persone ammodo e si piacciono sul piano dell'amicizia ?
Decidono di restare amici ?
Non puoi nemmeno immaginare (caduto il "chiodo" del
sesso ) quale meravigliosa cosa ti perdi !
Non esistono "tabu" e tutto è Noa ( cioè l'opposto del
tabù ovvero PERMESSO !).
Solo allora il Lui scoprirà e capirà "l'altra metà del cielo"
e Lei lo stesso !
E' un'esperienza esaltante tanto che fra un harem di
meravigliose puttanelle arrapate e la ex che ti è amica
sceglierei senza esitazione quest'ultima !
Nel leggerti ti immaginavo come l'attrice di "attrazione
fatale" !
Ciaoo
tanto per cambiare non sono d'accordo con te !
In quello che hai scritto è preponderante la tua
mania di "possesso", pesante come un macigno
ed irrazionale !
"Amore" !
Cos'è per te l'amore ?
Definiscimelo per favore !
Ha ragione "Coseeepazz" quando ti fà notare
che, mentre per l'amore, esistono miriadi di
sfaccettature che lo differenziano soggettivamente
e temporalmente per "amicizia" esiste una sola
parola e, quella, basta !
L'amore è assoggettato a troppe variabili e cose
imponderabili .
L'amicizia NO ( quando essa alberghi in una mente
sana e onesta !).
E' sempre lì attaccata allo scoglio in mezzo al mare
che ti aiuta a navigare !
Fino a quando la nostra cultura sessuale non
cambierà i rapporti fra i due sessi saranno sempre
gravati dalla spinta "ormonale" che ne condizionerà
pesantemente i risultati !
C'è già stata la "scarica ormonale" ma i due sono
persone ammodo e si piacciono sul piano dell'amicizia ?
Decidono di restare amici ?
Non puoi nemmeno immaginare (caduto il "chiodo" del
sesso ) quale meravigliosa cosa ti perdi !
Non esistono "tabu" e tutto è Noa ( cioè l'opposto del
tabù ovvero PERMESSO !).
Solo allora il Lui scoprirà e capirà "l'altra metà del cielo"
e Lei lo stesso !
E' un'esperienza esaltante tanto che fra un harem di
meravigliose puttanelle arrapate e la ex che ti è amica
sceglierei senza esitazione quest'ultima !
Nel leggerti ti immaginavo come l'attrice di "attrazione
fatale" !
Ciaoo
scapolo- Ospite
Re: Amicizia o Amore?!)))))
Ciao scapolo accetto il tuo nn essere d'accordo con me ,ma sei l'ennesimo che dice che sono possessiva è un grosso errore il virtuale mi fa apparire cosi ma solo se nn ho fiducia della persona a me cara e non riesco a mentire o nascondere i miei dubbi ma non per questo sono possessiva addiruttura irrazzionale, sono semplicemente una donna che quando ama dà tutto e gli piacerebbe ricevere tutto poi se scopro punti oscuri certamente nn nascondo di essere gelosa anche dell'aria ,ma questo dipende sempre dall'altra persona che ti porta a questo. Lamore mi chiedi cosè per me non credo che sia diversa da cosa è per voi .Il mio uomo deve essere tutto per me e con me, amante complice fratello e mi deve battere il cuore ogni volta che il mio pensiero arriva a lui , per il mio amico il cuore nn batte in quella maniera posso essere felice se lui \lei è felice poi parlaimoci chiaro voi uomini avete delle idee contorte sull'amicizia e non dire no forse la tua posizione sociale ti permette cose che nn tutti potrebbero avrai cento amiche, tue x senza offesa è ma per me non potrebbe essere cosi non potrei essere amica di una persona che ho amato perchè sarebbe sempre amore il mio sentimento .e rimango di questa idea.
Re: Amicizia o Amore?!)))))
Luna
nella Tua risposta - bella, onesta e chiara - non manchi di spiegare
i tuoi accettabili "perchè" riconoscendo senza mezzi termini quello
che dai e che, di conseguenza, vuoi !
Pur troppo non era il caso che avevo preso in considerazione !
Infatti ho scritto del lasciarsi perchè erano sopravvenute delle
cose che rendevano impossibile una eventuale e futura
convivenza in maniera inaccettabile per entranbi !
La massima parte delle unioni avvengono in seguito a"quella
scarica ormonale" sulla quale ho scritto sopra e, passato il
primo momento (durata variabile) si dovrebbe cominciare
a lavorare al fine di conoscere le particolarità di ognuno ed
alla ricerca di costruire un "modus vivendi" gradito ad entrambi!
Sopra ho scritto di persone oneste, franche e leali e cioè in
grado di comprendere la nuova situazione valutando TUTTI
i lati della faccenda appuntando l'attenzione su quelle che
sai essere inaccettabili e che, prima, non conoscevi !
A questo punto nasce in entrambi la riserva mentale che fà
scattare il ragionamento "Si, si - poi ti faccio cambiare io !"
Ci sono cose che nessuno riuscirà a far cambiare a nessuno
e che sono "fondanti" di quella persona e che. forse, erano
una parte di quelle cose che lo facevano apparire diverso/a
e gradito/a alla controparte !
Inoltre, pensando in quella maniera, consideri l'altra persona
come un imbecille manovrabile a piacimento e questo, se
me lo permetti, rivela che, mentalmente e da subito, si
possiede una mente asociale !
In questo caso, consiglio mio, è meglio interrompere subito
la relazione, con ragionamento, calma ed affetto ( è interesse
di entrambi )!
Continuare ad apprezzare le buone qualità di ognuno dei due
rende la frattura meno dolorosa e ti rafforza sapendo che
potrai contare sempre su un appoggio sincero e spassionato
da parte di una persona che ti conosce perfettamente, E'
DI GRANDE AIUTO a superare un momento che, ovviamente,
non è mai bello !
Quando scrivi "se nn ho fiducia della persona a me cara "
vorrei farti notare che - nel caso preso da me in considerazione -
quella persona non ti è più cara e sulla quale non hai più
fiducia (almeno all'80 % )!
Una generalizzazione (sull'amicizia) mi fà pensare che tu non
abbia le idee molto chiare sul contenuto di questa parola !
Infatti il vero amico è quello che preoccupato di quello che
fai ti tratta peggio di un barbone e, magari, ti mena pure
per farti capire dove sbagli !
Questa è la prima ( di tantissime ) prerogativa che spettano
all'amico /a !
Gli amici servono proprio quando ti danno d'imbecille e ti
spiegano il perchè lo sei !
Quindi "noi uomini". quelli veri. vedono nell'amicizia una
cosa che ti calma ma è anche conflittuale e che vuole
una "crescita costante"!
Come vedi è una cosa ben diversa dalla "buona conoscenza"
tipicamente femminile e dedita (di solito) al chiacchericcio
maligno e senza costrtutto !
Ora mi puoi anche sfanculare !
Essendo un'amica - NE HAI FACOLTA' !
Ciao e buona giornata
nella Tua risposta - bella, onesta e chiara - non manchi di spiegare
i tuoi accettabili "perchè" riconoscendo senza mezzi termini quello
che dai e che, di conseguenza, vuoi !
Pur troppo non era il caso che avevo preso in considerazione !
Infatti ho scritto del lasciarsi perchè erano sopravvenute delle
cose che rendevano impossibile una eventuale e futura
convivenza in maniera inaccettabile per entranbi !
La massima parte delle unioni avvengono in seguito a"quella
scarica ormonale" sulla quale ho scritto sopra e, passato il
primo momento (durata variabile) si dovrebbe cominciare
a lavorare al fine di conoscere le particolarità di ognuno ed
alla ricerca di costruire un "modus vivendi" gradito ad entrambi!
Sopra ho scritto di persone oneste, franche e leali e cioè in
grado di comprendere la nuova situazione valutando TUTTI
i lati della faccenda appuntando l'attenzione su quelle che
sai essere inaccettabili e che, prima, non conoscevi !
A questo punto nasce in entrambi la riserva mentale che fà
scattare il ragionamento "Si, si - poi ti faccio cambiare io !"
Ci sono cose che nessuno riuscirà a far cambiare a nessuno
e che sono "fondanti" di quella persona e che. forse, erano
una parte di quelle cose che lo facevano apparire diverso/a
e gradito/a alla controparte !
Inoltre, pensando in quella maniera, consideri l'altra persona
come un imbecille manovrabile a piacimento e questo, se
me lo permetti, rivela che, mentalmente e da subito, si
possiede una mente asociale !
In questo caso, consiglio mio, è meglio interrompere subito
la relazione, con ragionamento, calma ed affetto ( è interesse
di entrambi )!
Continuare ad apprezzare le buone qualità di ognuno dei due
rende la frattura meno dolorosa e ti rafforza sapendo che
potrai contare sempre su un appoggio sincero e spassionato
da parte di una persona che ti conosce perfettamente, E'
DI GRANDE AIUTO a superare un momento che, ovviamente,
non è mai bello !
Quando scrivi "se nn ho fiducia della persona a me cara "
vorrei farti notare che - nel caso preso da me in considerazione -
quella persona non ti è più cara e sulla quale non hai più
fiducia (almeno all'80 % )!
Una generalizzazione (sull'amicizia) mi fà pensare che tu non
abbia le idee molto chiare sul contenuto di questa parola !
Infatti il vero amico è quello che preoccupato di quello che
fai ti tratta peggio di un barbone e, magari, ti mena pure
per farti capire dove sbagli !
Questa è la prima ( di tantissime ) prerogativa che spettano
all'amico /a !
Gli amici servono proprio quando ti danno d'imbecille e ti
spiegano il perchè lo sei !
Quindi "noi uomini". quelli veri. vedono nell'amicizia una
cosa che ti calma ma è anche conflittuale e che vuole
una "crescita costante"!
Come vedi è una cosa ben diversa dalla "buona conoscenza"
tipicamente femminile e dedita (di solito) al chiacchericcio
maligno e senza costrtutto !
Ora mi puoi anche sfanculare !
Essendo un'amica - NE HAI FACOLTA' !
Ciao e buona giornata
scapolo- Ospite
Re: Amicizia o Amore?!)))))
In effetti voglio SFANCULARTI a dovere (Una generalizzazione (sull'amicizia) mi fà pensare che tu non
abbia le idee molto chiare sul contenuto di questa parola !)scritto da te ) caro lei..non sono cosi presuntuosa da dire che sò cosè l'amicizia sò quello che sò io.. ognuno lo sa a modo suo ma il concetto del tema è sempre quello, dall'amore non nasce amicizia, forse da un amico nasce un amore questo si.
abbia le idee molto chiare sul contenuto di questa parola !)scritto da te ) caro lei..non sono cosi presuntuosa da dire che sò cosè l'amicizia sò quello che sò io.. ognuno lo sa a modo suo ma il concetto del tema è sempre quello, dall'amore non nasce amicizia, forse da un amico nasce un amore questo si.
Re: Amicizia o Amore?!)))))
Quindi "noi uomini". quelli veri. vedono nell'amicizia una
cosa che ti calma ma è anche conflittuale e che vuole
una "crescita costante"!
scapolo era tanto tempo che non sentivo quella frase "noi uomini veri " pensavo di essere un dinosauro
grazie
cosa che ti calma ma è anche conflittuale e che vuole
una "crescita costante"!
scapolo era tanto tempo che non sentivo quella frase "noi uomini veri " pensavo di essere un dinosauro
grazie
suf- Numero di messaggi : 339
Età : 63
Localizzazione : sardinya island
Data d'iscrizione : 11.10.07
Re: Amicizia o Amore?!)))))
suf
forse mi sono spiegato male od hai travisato
querllo che ho scritto !
Ti ho già scritto una volta che ti ammiro per
quello che traspare dalle tue risposte e che ti
classifica tra quelli che sono "uomini veri" pèrchè
hanno una salda base morale che traspare da
ogni tuo scritto !
Sono sicuro che tu non giri intorno alle cose ma
vai direttamente allo scopo spiegandolo !
Se questo vuol dire essere dei dinosauri mi sentirei
onorato di esserlo !
Mi sembra che anche tu vai allo scopo senza
fare sotterfugi, giri strani per confodere le tracce
ed attaccare alle spalle !
Per me questo è un comportamento da veri uomini
( ed anche donne, ovviamente) che hanno una loro
dirittura morale !
Che poi il mio modo di fare non collimi con il tuo o
viceversa non è importante perchè esso si deve modificare
ed adattare (lievemente) alla società in cui ognuno di noi
opera e vive ma che non modifica sostanzialmente la base !
Inoltre non ho mai nominato i dinosauri ma, se ti ho capito
bene, sarei "onorato " di essere considerato tale anche, se
come essi, sento che è una razza in via di estinzione .
Spero di aver chiarito quello mi pare un errore o di scrittura
o di interpretazione !
Ciao
forse mi sono spiegato male od hai travisato
querllo che ho scritto !
Ti ho già scritto una volta che ti ammiro per
quello che traspare dalle tue risposte e che ti
classifica tra quelli che sono "uomini veri" pèrchè
hanno una salda base morale che traspare da
ogni tuo scritto !
Sono sicuro che tu non giri intorno alle cose ma
vai direttamente allo scopo spiegandolo !
Se questo vuol dire essere dei dinosauri mi sentirei
onorato di esserlo !
Mi sembra che anche tu vai allo scopo senza
fare sotterfugi, giri strani per confodere le tracce
ed attaccare alle spalle !
Per me questo è un comportamento da veri uomini
( ed anche donne, ovviamente) che hanno una loro
dirittura morale !
Che poi il mio modo di fare non collimi con il tuo o
viceversa non è importante perchè esso si deve modificare
ed adattare (lievemente) alla società in cui ognuno di noi
opera e vive ma che non modifica sostanzialmente la base !
Inoltre non ho mai nominato i dinosauri ma, se ti ho capito
bene, sarei "onorato " di essere considerato tale anche, se
come essi, sento che è una razza in via di estinzione .
Spero di aver chiarito quello mi pare un errore o di scrittura
o di interpretazione !
Ciao
scapolo- Ospite
Re: Amicizia o Amore?!)))))
lunarossa
Sono sicuro che leggendo di corsa mentre scrivi in chat,
telefoni, ti passi lo smalto sulle unghie e tante altre cosine,
ti è sfuggito che quello dell'esempio NON E' AMORE ma
una corsa sessuale !
Attieniti a quello che viene scritto !
Non puoi trasformare con un tuo scritto quello che non
t'interessa leggere !
Prima rispondi, critica, contesta, grida come una pazza
e poi, solo allora, cambia aprendo un nuovo argomento
su quello che interessa a te !
TU' NONNA !
Si, se mia nonna avesse avuto le ruote. sarebbe stata un
carretto !
Ovviamente è bello ed utile toccare senza problemi qlq tema !
Esso è accrescitivo sia sul piano della conoscenza pura (nuovi
punti di vista e quanto è servito alla loro formazione) sia sulla
conoscenza dei perchè che ne derivano ( anche se non gli
condividi) ma MAI cercare di cambiare le carte in tavola a gioco
iniziato !
Penso ancora che trasformare una unione fallita per leggerezze
od immaturità sia (non sempre ma molto spesso) in amicizia vera
e leale, un risultato utile e meraviglioso !
Il fatto che, come dici TU, dall'amore non nasca amicizia dimmi,
oh guerriera Vikinga, quello dell'esempio LO CHIAMI AMORE ?
Scrivi, scrivi ora sull'amore !
Fanne un quadro completo e dettagliato !
Parla dei sentimenti, degli sguardi che accarezzano, del sorriso
che illumina il viso appena intravedi l'amato /a e, pensa, che
tutto questo non accade con la cara amica !
E' tutto diverso !
Lo sai ma vuoi fare polemica !
Ok, mi diverto come un pazzo !
ciaoo
Sono sicuro che leggendo di corsa mentre scrivi in chat,
telefoni, ti passi lo smalto sulle unghie e tante altre cosine,
ti è sfuggito che quello dell'esempio NON E' AMORE ma
una corsa sessuale !
Attieniti a quello che viene scritto !
Non puoi trasformare con un tuo scritto quello che non
t'interessa leggere !
Prima rispondi, critica, contesta, grida come una pazza
e poi, solo allora, cambia aprendo un nuovo argomento
su quello che interessa a te !
TU' NONNA !
Si, se mia nonna avesse avuto le ruote. sarebbe stata un
carretto !
Ovviamente è bello ed utile toccare senza problemi qlq tema !
Esso è accrescitivo sia sul piano della conoscenza pura (nuovi
punti di vista e quanto è servito alla loro formazione) sia sulla
conoscenza dei perchè che ne derivano ( anche se non gli
condividi) ma MAI cercare di cambiare le carte in tavola a gioco
iniziato !
Penso ancora che trasformare una unione fallita per leggerezze
od immaturità sia (non sempre ma molto spesso) in amicizia vera
e leale, un risultato utile e meraviglioso !
Il fatto che, come dici TU, dall'amore non nasca amicizia dimmi,
oh guerriera Vikinga, quello dell'esempio LO CHIAMI AMORE ?
Scrivi, scrivi ora sull'amore !
Fanne un quadro completo e dettagliato !
Parla dei sentimenti, degli sguardi che accarezzano, del sorriso
che illumina il viso appena intravedi l'amato /a e, pensa, che
tutto questo non accade con la cara amica !
E' tutto diverso !
Lo sai ma vuoi fare polemica !
Ok, mi diverto come un pazzo !
ciaoo
scapolo- Ospite
Re: Amicizia o Amore?!)))))
Mi sarebbe piaciuto scriverlo di mio pugno ma scusatemi devo fare copia è incolla per qiuestioni di tempo.
BRAVI MI PIACE STO CONFRONTO COSTRUTTIVO SEMPRE COSI'
“Non c’è nulla di più alto di due amici che vedano riflesso chiaro e perfetto nell’anima dell’altro ciò che hanno di migliore”, scrive Schlegel e, con queste parole, mette in luce come due amici vedano riflesso l’uno nell’altro le loro peculiarità, avvertano i loro limiti e, per ciò stesso, li superino, completandosi reciprocamente. In questo senso, l’amicizia è a un tempo percezione e superamento del limite, per cui in essa v’è critica ironica e anelito all’infinito. Proprio nel confronto con l’altro, tale anelito urta coi limiti, ma nella misura in cui v’è apertura verso l’amico, ecco allora che il segnalamento del limite ne è già anche il superamento, ossia il reciproco completarsi dei due. L’aspirazione all’infinito che caratterizza il poeta è dunque congenitamente socievole: del resto, il Dio del “panteismo dinamico” schlegeliano è spirito concreto, nel senso proto-hegeliano di un crescere insieme integrandosi vicendevolmente attraverso un con-filosofare, un con-poetare e, più genericamente, un con-vivere che potenzia l’universalizzazione di ciascuno. Concrescendo, si introiettano i punti di vista e le personalità altrui: in una tale ottica, non stupisce che i Romantici – e soprattutto Novalis – parlino di “antropofagismo spirituale”, a segnalare come, quanto più la relazione tra due o più individui è forte, tanto più ciascuno di essi tenderà, per così dire, a divorare gli altri e le loro visioni del mondo. Sicché la nostalgia romantica sarà innanzitutto fortissima percezione della propria individualità, ma anche slancio oltre se stessi e apertura ai consenzienti, ossia a coloro che sentono come noi. “Forse potrebbe iniziare una nuova epoca della scienza e delle arti se la sun-filosofia e la sun-poesia diventassero così universali e così individuali da non far più apparire strano e raro che diverse personalità di differente natura ma capaci di completarsi vicendevolmente costruissero opere comuni”: tale pratica, qui teorizzata da Schlegel, si è concretamente realizzata nella rivista Ateneum, scritta unitamente dai Romantici. Ciò illustra il rapporto intercorrente tra poeta e lettore: il poeta è già sempre critico e, in quanto tale, è critico dell’opera propria e aperto a quella altrui, che fa propria; similmente, il lettore s’arricchisce delle opere che legge e che incamera senza restare prigioniero di nessuna di esse, ma anzi, criticandole, le attraversa tutte. È in questo scenario che si innesta la distinzione schlegeliana tra “scrittori analitici” e “scrittori sintetici”: riprendendo la nota distinzione kantiana tra “giudizi analitici a priori” (che sono mere esplicitazioni di ciò che è già contenuto nel soggetto) e “giudizi sintetici a posteriori” (nei quali il predicato aggiunge qualcosa che non è implicito nel soggetto e, così facendo, lo arricchisce), Schlegel etichetta come “analitico” quello scrittore che osserva il lettore quale è, poi fa il suo calcolo e infine appresta le sue macchine per avere su di lui l’effetto voluto. In questo senso, lo scrittore analitico non fa che esplicitare ciò che è già presente nel lettore, scrivendo cioè quel che questi vuole leggere. In questo caso, l’opera si limita a dare al lettore quel che egli già è e già sa (rientra in questa casistica la letteratura di consumo, quella dei best sellers). Trovandosi confermato nel proprio essere, il lettore non può non apprezzare l’opera degli scrittori analitici. Del tutto diverso è il modus operandi dello scrittore sintetico, il quale mira ad arricchire e a coltivare il lettore, cooperando alla sua formazione e aggiungendovi nuovi punti di vista: “lo scrittore sintetico si costituisce e si crea un lettore come deve essere, non se lo pensa morto e passivo, ma vivo e reattivo. Ciò che ha trovato fa sì che si svolga gradualmente dinanzi agli occhi del suo autore o addirittura spinge il lettore a trovare egli stesso quell’invenzione. Lo scritto sintetico non vuole esercitare un effetto determinato, ma entra con lui nella sacra relazione della più intima sun-filosofia o sun-poesia”. Ritornando all’amicizia, essa mira al completamento reciproco e al sostegno dell’individualità: negli anni in cui – grazie soprattutto a Volta e a Renouvier – si stava scoprendo l’elettricità, Schlegel definisce l’arguzia come fenomeno elettrico e sostiene che l’amicizia stessa ha funzione elettrizzante. Così intesa, essa è una relazione che elettrizza i contraenti mediante la “frizione della libera socievolezza”: “elettrizzare l’immaginazione reciproca mediante la frizione della libera socievolezza cosicché la reazione provocata dal più breve contatto, positivo o negativo, possa trarne sfolgoranti scintille, raggi luminosi o colpi detonanti”, questo è l’effetto sortito dall’amicizia. Una persona che viva questo tipo di relazione è contagiosa come lo stato febbrile, che è uno stato di particolare brillantezza e che acuisce l’ingegno. Ecco dove affonda le sue radici l’interesse che i Romantici nutrono per la condizione di malattia: essa è una situazione straordinaria nel senso che è fuori dall’ordinario; perciò, ossia in quanto non normale e sfuggente dalla prosa della quotidianità, essa è poetica e produce un’acuita sensibilità e creatività. Nella Lucinde, così scrive Schlegel a proposito della malattia: “sentivo che la vita della malattia è ricca di misteri e più piena e più profonda della comune salute dei sognanti nottambuli intorno a me”. Il poeta romantico è, agli occhi del borghese, un malato e non uno che pratichi una sortita dall’ordinario. Novalis, recuperando la concezione schlegeliana dell’amicizia, parla diffusamente di assimilazione spirituale e sottolinea come un vero club (termine che rimanda ai club della Rivoluzione Francese) abbia un fine indeterminato: “l’umanità in generale”, ossia il diventare più umani. Proprio questo umanizzarsi costituisce il fine indeterminato dell’amicizia come la intende Novalis, il quale così si esprime: “la società non è che vita comune, un’indivisibile persona pensante e senziente”. Una siffatta descrizione si attaglia perfettamente al Dio perennemente diveniente di cui parla Schlegel e, del resto, ogni uomo è una società in piccolo. E questo contagio spirituale ha effettivamente caratterizzato i nostri autori ai tempi dell’Ateneum, quando la loro attività era un germinare costante di idee che ricorda quello dei dialoghi socratici. Non è un caso che Schlegel fosse solito dire d’essere “una bestia infinitamente socievole e insaziabile d’amicizia” e che “filosofare significa cercare insieme l’onniscienza” propria di Dio. Se questa è l’amicizia, che cos’è l’amore? L’amicizia è – come abbiamo appena visto – integrazione reciproca di due o più individui che concrescono restando però distinti, mentre l’amore va molto più in là nell’integrazione reciproca e si configura anche come una vera e propria – in senso non soltanto metaforico – compenetrazione. A tal proposito, Schlegel accentua la religiosità del suo discorso sottolineando la dimensione mistico/estatica del rapporto amoroso, che viene a configurarsi addirittura come superamento dell’individualità e, anche se solo momentaneamente, del principium individuationis. “L’amicizia è un matrimonio parziale, l’amore è amicizia da tutti i lati e in tutte le direzioni: amicizia universale. La coscienza dei limiti necessari costituisce ciò che di più indispensabile e raro v’è nell’amicizia”: così intesa, l’amicizia è superamento solo relativo dei limiti, giacchè sopravvive una zona franca – potremmo dire un hic sunt leones – nella quale nessuno degli amici osa avventurarsi. Essa viene però meno nel rapporto amoroso, dove cade la riservatezza e subentra una perlustrazione completa dei reciproci territori. Per meglio capire la concezione schlegeliana dell’amore, faremo riferimento alla Lucinde, a questo romanzo autobiografico che Schlegel, una volta divenuto iper-cattolico, ripudierà. Tra amicizia e amore non v’è soluzione di continuità, giacché il secondo è approfondimento della prima: nella Lucinde, si dice significativamente che il protagonista “non amava più solo l’amicizia nei suoi amici, ma gli amici stessi. […] Cercava di far crescere tutti gli splendidi presentimenti e le allusioni presenti nella sua anima. Così il suo spirito veniva arricchito in molteplici rapporti. […] Trovava la piena armonia solo nell’anima di Lucinde”. La relazione che intercorre tra i due rievoca quella di Pigmalione con la statua da lui creata e di cui si innamora a tal punto che gli dei, impietositi, le donano la vita: nel rapporto amoroso, infatti, ciascuno crea il suo partner formandolo. E Schlegel, nel suo romanzo, si spinge oltre, facendo riflessioni sul matrimonio: quasi tutti i matrimoni – egli dice - sono fallimentari e l’essenza di quelli veri sta nel fatto che più persone ne diventino una sola. E Schlegel polemizza aspramente contro il matrimonio combinato, tipico della borghesia, e contro l’impossibilità di divorziare: nella sua critica, egli lascia anche trasparire la possibilità di un matrimonio tra quattro persone. Perché mai ci si dovrebbe opporre a ciò? Se il Romantico è una “persona del desiderio”, allora in quanto tale è già sempre virtualmente aperto ad amare, cosicché l’amore si presenta, rispetto all’amicizia, come ulteriorità più radicale, poiché è – almeno nella prospettiva schlegeliana - un rapporto tra persone di sesso opposto e tale perciò da esprimere l’esigenza di ciascuno dei partners di diventare perfino il sesso opposto, facendo valere il desiderio di totalità
BRAVI MI PIACE STO CONFRONTO COSTRUTTIVO SEMPRE COSI'
“Non c’è nulla di più alto di due amici che vedano riflesso chiaro e perfetto nell’anima dell’altro ciò che hanno di migliore”, scrive Schlegel e, con queste parole, mette in luce come due amici vedano riflesso l’uno nell’altro le loro peculiarità, avvertano i loro limiti e, per ciò stesso, li superino, completandosi reciprocamente. In questo senso, l’amicizia è a un tempo percezione e superamento del limite, per cui in essa v’è critica ironica e anelito all’infinito. Proprio nel confronto con l’altro, tale anelito urta coi limiti, ma nella misura in cui v’è apertura verso l’amico, ecco allora che il segnalamento del limite ne è già anche il superamento, ossia il reciproco completarsi dei due. L’aspirazione all’infinito che caratterizza il poeta è dunque congenitamente socievole: del resto, il Dio del “panteismo dinamico” schlegeliano è spirito concreto, nel senso proto-hegeliano di un crescere insieme integrandosi vicendevolmente attraverso un con-filosofare, un con-poetare e, più genericamente, un con-vivere che potenzia l’universalizzazione di ciascuno. Concrescendo, si introiettano i punti di vista e le personalità altrui: in una tale ottica, non stupisce che i Romantici – e soprattutto Novalis – parlino di “antropofagismo spirituale”, a segnalare come, quanto più la relazione tra due o più individui è forte, tanto più ciascuno di essi tenderà, per così dire, a divorare gli altri e le loro visioni del mondo. Sicché la nostalgia romantica sarà innanzitutto fortissima percezione della propria individualità, ma anche slancio oltre se stessi e apertura ai consenzienti, ossia a coloro che sentono come noi. “Forse potrebbe iniziare una nuova epoca della scienza e delle arti se la sun-filosofia e la sun-poesia diventassero così universali e così individuali da non far più apparire strano e raro che diverse personalità di differente natura ma capaci di completarsi vicendevolmente costruissero opere comuni”: tale pratica, qui teorizzata da Schlegel, si è concretamente realizzata nella rivista Ateneum, scritta unitamente dai Romantici. Ciò illustra il rapporto intercorrente tra poeta e lettore: il poeta è già sempre critico e, in quanto tale, è critico dell’opera propria e aperto a quella altrui, che fa propria; similmente, il lettore s’arricchisce delle opere che legge e che incamera senza restare prigioniero di nessuna di esse, ma anzi, criticandole, le attraversa tutte. È in questo scenario che si innesta la distinzione schlegeliana tra “scrittori analitici” e “scrittori sintetici”: riprendendo la nota distinzione kantiana tra “giudizi analitici a priori” (che sono mere esplicitazioni di ciò che è già contenuto nel soggetto) e “giudizi sintetici a posteriori” (nei quali il predicato aggiunge qualcosa che non è implicito nel soggetto e, così facendo, lo arricchisce), Schlegel etichetta come “analitico” quello scrittore che osserva il lettore quale è, poi fa il suo calcolo e infine appresta le sue macchine per avere su di lui l’effetto voluto. In questo senso, lo scrittore analitico non fa che esplicitare ciò che è già presente nel lettore, scrivendo cioè quel che questi vuole leggere. In questo caso, l’opera si limita a dare al lettore quel che egli già è e già sa (rientra in questa casistica la letteratura di consumo, quella dei best sellers). Trovandosi confermato nel proprio essere, il lettore non può non apprezzare l’opera degli scrittori analitici. Del tutto diverso è il modus operandi dello scrittore sintetico, il quale mira ad arricchire e a coltivare il lettore, cooperando alla sua formazione e aggiungendovi nuovi punti di vista: “lo scrittore sintetico si costituisce e si crea un lettore come deve essere, non se lo pensa morto e passivo, ma vivo e reattivo. Ciò che ha trovato fa sì che si svolga gradualmente dinanzi agli occhi del suo autore o addirittura spinge il lettore a trovare egli stesso quell’invenzione. Lo scritto sintetico non vuole esercitare un effetto determinato, ma entra con lui nella sacra relazione della più intima sun-filosofia o sun-poesia”. Ritornando all’amicizia, essa mira al completamento reciproco e al sostegno dell’individualità: negli anni in cui – grazie soprattutto a Volta e a Renouvier – si stava scoprendo l’elettricità, Schlegel definisce l’arguzia come fenomeno elettrico e sostiene che l’amicizia stessa ha funzione elettrizzante. Così intesa, essa è una relazione che elettrizza i contraenti mediante la “frizione della libera socievolezza”: “elettrizzare l’immaginazione reciproca mediante la frizione della libera socievolezza cosicché la reazione provocata dal più breve contatto, positivo o negativo, possa trarne sfolgoranti scintille, raggi luminosi o colpi detonanti”, questo è l’effetto sortito dall’amicizia. Una persona che viva questo tipo di relazione è contagiosa come lo stato febbrile, che è uno stato di particolare brillantezza e che acuisce l’ingegno. Ecco dove affonda le sue radici l’interesse che i Romantici nutrono per la condizione di malattia: essa è una situazione straordinaria nel senso che è fuori dall’ordinario; perciò, ossia in quanto non normale e sfuggente dalla prosa della quotidianità, essa è poetica e produce un’acuita sensibilità e creatività. Nella Lucinde, così scrive Schlegel a proposito della malattia: “sentivo che la vita della malattia è ricca di misteri e più piena e più profonda della comune salute dei sognanti nottambuli intorno a me”. Il poeta romantico è, agli occhi del borghese, un malato e non uno che pratichi una sortita dall’ordinario. Novalis, recuperando la concezione schlegeliana dell’amicizia, parla diffusamente di assimilazione spirituale e sottolinea come un vero club (termine che rimanda ai club della Rivoluzione Francese) abbia un fine indeterminato: “l’umanità in generale”, ossia il diventare più umani. Proprio questo umanizzarsi costituisce il fine indeterminato dell’amicizia come la intende Novalis, il quale così si esprime: “la società non è che vita comune, un’indivisibile persona pensante e senziente”. Una siffatta descrizione si attaglia perfettamente al Dio perennemente diveniente di cui parla Schlegel e, del resto, ogni uomo è una società in piccolo. E questo contagio spirituale ha effettivamente caratterizzato i nostri autori ai tempi dell’Ateneum, quando la loro attività era un germinare costante di idee che ricorda quello dei dialoghi socratici. Non è un caso che Schlegel fosse solito dire d’essere “una bestia infinitamente socievole e insaziabile d’amicizia” e che “filosofare significa cercare insieme l’onniscienza” propria di Dio. Se questa è l’amicizia, che cos’è l’amore? L’amicizia è – come abbiamo appena visto – integrazione reciproca di due o più individui che concrescono restando però distinti, mentre l’amore va molto più in là nell’integrazione reciproca e si configura anche come una vera e propria – in senso non soltanto metaforico – compenetrazione. A tal proposito, Schlegel accentua la religiosità del suo discorso sottolineando la dimensione mistico/estatica del rapporto amoroso, che viene a configurarsi addirittura come superamento dell’individualità e, anche se solo momentaneamente, del principium individuationis. “L’amicizia è un matrimonio parziale, l’amore è amicizia da tutti i lati e in tutte le direzioni: amicizia universale. La coscienza dei limiti necessari costituisce ciò che di più indispensabile e raro v’è nell’amicizia”: così intesa, l’amicizia è superamento solo relativo dei limiti, giacchè sopravvive una zona franca – potremmo dire un hic sunt leones – nella quale nessuno degli amici osa avventurarsi. Essa viene però meno nel rapporto amoroso, dove cade la riservatezza e subentra una perlustrazione completa dei reciproci territori. Per meglio capire la concezione schlegeliana dell’amore, faremo riferimento alla Lucinde, a questo romanzo autobiografico che Schlegel, una volta divenuto iper-cattolico, ripudierà. Tra amicizia e amore non v’è soluzione di continuità, giacché il secondo è approfondimento della prima: nella Lucinde, si dice significativamente che il protagonista “non amava più solo l’amicizia nei suoi amici, ma gli amici stessi. […] Cercava di far crescere tutti gli splendidi presentimenti e le allusioni presenti nella sua anima. Così il suo spirito veniva arricchito in molteplici rapporti. […] Trovava la piena armonia solo nell’anima di Lucinde”. La relazione che intercorre tra i due rievoca quella di Pigmalione con la statua da lui creata e di cui si innamora a tal punto che gli dei, impietositi, le donano la vita: nel rapporto amoroso, infatti, ciascuno crea il suo partner formandolo. E Schlegel, nel suo romanzo, si spinge oltre, facendo riflessioni sul matrimonio: quasi tutti i matrimoni – egli dice - sono fallimentari e l’essenza di quelli veri sta nel fatto che più persone ne diventino una sola. E Schlegel polemizza aspramente contro il matrimonio combinato, tipico della borghesia, e contro l’impossibilità di divorziare: nella sua critica, egli lascia anche trasparire la possibilità di un matrimonio tra quattro persone. Perché mai ci si dovrebbe opporre a ciò? Se il Romantico è una “persona del desiderio”, allora in quanto tale è già sempre virtualmente aperto ad amare, cosicché l’amore si presenta, rispetto all’amicizia, come ulteriorità più radicale, poiché è – almeno nella prospettiva schlegeliana - un rapporto tra persone di sesso opposto e tale perciò da esprimere l’esigenza di ciascuno dei partners di diventare perfino il sesso opposto, facendo valere il desiderio di totalità
Coseeepazz- Numero di messaggi : 210
Età : 60
Localizzazione : Nord del Sud
Data d'iscrizione : 01.11.07
Re: Amicizia o Amore?!)))))
Coseeepazz
cospargendomi il capo di penitenziale cenere ti confesso che,
fino ad oggi, pensavo che, al massimo, tu potessi " cazzare
bene solo una scotta".
Parafrasando quel vigliacco del Manzoni devo scriverti che
"attonito al nunzio stò" e ti porgo le mie scuse !
Ottimo lavoro, ben congegnato, ottimamente legato nelle
sue esensioni
30 e lode !
Complimenti e ciao
cospargendomi il capo di penitenziale cenere ti confesso che,
fino ad oggi, pensavo che, al massimo, tu potessi " cazzare
bene solo una scotta".
Parafrasando quel vigliacco del Manzoni devo scriverti che
"attonito al nunzio stò" e ti porgo le mie scuse !
Ottimo lavoro, ben congegnato, ottimamente legato nelle
sue esensioni
30 e lode !
Complimenti e ciao
scapolo- Ospite
Re: Amicizia o Amore?!)))))
Adesso mi dici che è una questione di sesso hooooooo mi accusi di rispondere a quello che mi pare io rispondo al tema tiè . il gioco è sempre lo stesso (amore o amicizia )tu puoi scrivere quello che vuoi il succo è quello che dico io per te è possibile dopo aversi amato diventare amici per me no.poi si può scrivere un mare di parole ma il succo è quello. se poi vuoi liticare dimmelo domani ti spiego tutto stasera sono stanchissima. e non litico ciaoA.A.A.scapolo.cerca.donne ha scritto:lunarossa
Sono sicuro che leggendo di corsa mentre scrivi in chat,
telefoni, ti passi lo smalto sulle unghie e tante altre cosine,
ti è sfuggito che quello dell'esempio NON E' AMORE ma
una corsa sessuale !
Attieniti a quello che viene scritto !
Non puoi trasformare con un tuo scritto quello che non
t'interessa leggere !
Prima rispondi, critica, contesta, grida come una pazza
e poi, solo allora, cambia aprendo un nuovo argomento
su quello che interessa a te !
TU' NONNA !
Si, se mia nonna avesse avuto le ruote. sarebbe stata un
carretto !
Ovviamente è bello ed utile toccare senza problemi qlq tema !
Esso è accrescitivo sia sul piano della conoscenza pura (nuovi
punti di vista e quanto è servito alla loro formazione) sia sulla
conoscenza dei perchè che ne derivano ( anche se non gli
condividi) ma MAI cercare di cambiare le carte in tavola a gioco
iniziato !
Penso ancora che trasformare una unione fallita per leggerezze
od immaturità sia (non sempre ma molto spesso) in amicizia vera
e leale, un risultato utile e meraviglioso !
Il fatto che, come dici TU, dall'amore non nasca amicizia dimmi,
oh guerriera Vikinga, quello dell'esempio LO CHIAMI AMORE ?
Scrivi, scrivi ora sull'amore !
Fanne un quadro completo e dettagliato !
Parla dei sentimenti, degli sguardi che accarezzano, del sorriso
che illumina il viso appena intravedi l'amato /a e, pensa, che
tutto questo non accade con la cara amica !
E' tutto diverso !
Lo sai ma vuoi fare polemica !
Ok, mi diverto come un pazzo !
ciaoo
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