Ci vogliono imbavagliare?
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Ci vogliono imbavagliare?
Leggo un pò dappertutto un gran movimento tra i blog, siti ed altro per la proposta di legge sull'editoria.
Tale proposta prevederebbe all'art. 2 la registrazione presso il ROC (registro organi di comunicazione) di tutto ciò che <forma> e <intrattiene>.
Ciò prevederebbe che questi organi formativi e di intrattenimento si dotino anche di un editore ed un direttore responsabile.
Allora ci vogliono veramente imbavagliare?
Va beh, tanto a noi <Ulissiani> che ce frega?
Abbiamo sia l'uno che l'altro, al limite ci creerà il problema di qualche cartuncella da inviare e siamo a posto.
Poi, prima di gridare allo scandalo, come stanno facendo in tanti in modo improprio vado ad approfondire la materia e mi rendo conto che come spesso accade si grida al lupo senza averlo manco visto.
La legge non impone nessun obbligo di registrazione, o meglio dire sarà il ROC a definire le caratteristiche di chi deve iscriversi.
Non saranno certamente nè blog, nè siti internet nè altre espressioni individuali di limitata partecipazione.
Saranno invece obbligati chi fa solo informazione tipo <testate giornalistiche>mentre gli altri tipo i blog (che pure informano) se vorranno, ma solo se lo vorranno, potranno registrarsi perchè la registrazione comporta un vantaggio ed uno svantaggio.
Il vantaggio è quello che si può partecipare alla spartizione dei sostanziosi contributi statali sull'editoria (oggi solo appannaggio di giornali e televisioni) e ciò garantirebbe maggior pluralismo.
Lo svantaggio sarebbe quello di dover essere soggetti al regime dell'art. (credo sia il 57) del codice penale che prevede il reato di diffamazione.
E per la verità non sarebbe un male secondo il mio modesto parere vista la facilità con cui molti si sentono autorizzati nei vari blog e forum all'uso di parolacce, offese e quant' altro di schifezze in modo totalmente impune.
Vi aggiungo, poi, che la proposta <Levi>, dovrà essere approvata dal Parlamento e già Pecoraro Scanio (Verdi) ha fatto sapere che non deve contenere limitazioni alla libertà di pensiero, mentre Di Pietro (Italia dei valori e blogger di vecchia data) ha replicato che per quel che lo riguarda può anche cadere il governo se si pensa a qualsiasi limitazione su internet.. Non la voterebbe mai.
Morale della favola.....perchè sparlare di ciò che non si conosce? Fa trend?
ok...mi son dilungato troppo.
Tale proposta prevederebbe all'art. 2 la registrazione presso il ROC (registro organi di comunicazione) di tutto ciò che <forma> e <intrattiene>.
Ciò prevederebbe che questi organi formativi e di intrattenimento si dotino anche di un editore ed un direttore responsabile.
Allora ci vogliono veramente imbavagliare?
Va beh, tanto a noi <Ulissiani> che ce frega?
Abbiamo sia l'uno che l'altro, al limite ci creerà il problema di qualche cartuncella da inviare e siamo a posto.
Poi, prima di gridare allo scandalo, come stanno facendo in tanti in modo improprio vado ad approfondire la materia e mi rendo conto che come spesso accade si grida al lupo senza averlo manco visto.
La legge non impone nessun obbligo di registrazione, o meglio dire sarà il ROC a definire le caratteristiche di chi deve iscriversi.
Non saranno certamente nè blog, nè siti internet nè altre espressioni individuali di limitata partecipazione.
Saranno invece obbligati chi fa solo informazione tipo <testate giornalistiche>mentre gli altri tipo i blog (che pure informano) se vorranno, ma solo se lo vorranno, potranno registrarsi perchè la registrazione comporta un vantaggio ed uno svantaggio.
Il vantaggio è quello che si può partecipare alla spartizione dei sostanziosi contributi statali sull'editoria (oggi solo appannaggio di giornali e televisioni) e ciò garantirebbe maggior pluralismo.
Lo svantaggio sarebbe quello di dover essere soggetti al regime dell'art. (credo sia il 57) del codice penale che prevede il reato di diffamazione.
E per la verità non sarebbe un male secondo il mio modesto parere vista la facilità con cui molti si sentono autorizzati nei vari blog e forum all'uso di parolacce, offese e quant' altro di schifezze in modo totalmente impune.
Vi aggiungo, poi, che la proposta <Levi>, dovrà essere approvata dal Parlamento e già Pecoraro Scanio (Verdi) ha fatto sapere che non deve contenere limitazioni alla libertà di pensiero, mentre Di Pietro (Italia dei valori e blogger di vecchia data) ha replicato che per quel che lo riguarda può anche cadere il governo se si pensa a qualsiasi limitazione su internet.. Non la voterebbe mai.
Morale della favola.....perchè sparlare di ciò che non si conosce? Fa trend?
ok...mi son dilungato troppo.
Ulix25- sirio
- Numero di messaggi : 132
Data d'iscrizione : 12.10.07
Re: Ci vogliono imbavagliare?
Se imbavagliare vorrà dire eliminare tutto ciò che è contro la morale, i delinquenti, i fanatici,
i maniaci e tutto quanto dimora stabilmente sul web - ben venga l'ipotetico bavaglio !
Gridare a "limitazioni di libertà" è di nuovo stupidamente criminale !
Non dimentichiamo che la libertà che ognuno di noi dovrebbe godere finisce laddove
comincia quella degli altri e che questa è tutelata dai Codici !
Si continua a VOLER COLPEVOLMENTE confondere la libertàcon la peggiore anarchia
e questo ha fatto finire il web in mano alla peggiore delinquenza sociale !
Gli ululati che un branco di cani rognosi lanciano colpevolmente
in questi giorni fanno parte del gioco "dell' allertismo" finalizzato
solo a cercare di salvare i loro sporchi traffici e scopi !
Credo di poter tranquillamente consigliare gli utilizzatori di fregarsene e di
sperare, al contrario, che anche questo moderno modo di scambio di idee
segua quanto stabilito dalle Leggi !
saluti
i maniaci e tutto quanto dimora stabilmente sul web - ben venga l'ipotetico bavaglio !
Gridare a "limitazioni di libertà" è di nuovo stupidamente criminale !
Non dimentichiamo che la libertà che ognuno di noi dovrebbe godere finisce laddove
comincia quella degli altri e che questa è tutelata dai Codici !
Si continua a VOLER COLPEVOLMENTE confondere la libertàcon la peggiore anarchia
e questo ha fatto finire il web in mano alla peggiore delinquenza sociale !
Gli ululati che un branco di cani rognosi lanciano colpevolmente
in questi giorni fanno parte del gioco "dell' allertismo" finalizzato
solo a cercare di salvare i loro sporchi traffici e scopi !
Credo di poter tranquillamente consigliare gli utilizzatori di fregarsene e di
sperare, al contrario, che anche questo moderno modo di scambio di idee
segua quanto stabilito dalle Leggi !
saluti
scapolo- Ospite
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