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per magia

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Messaggio Da terry 20th Novembre 2007, 10:27

Leggo magia... una domanda Embarassed ci sono filtri d'amore? Very Happy
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Messaggio Da Demonya 20th Novembre 2007, 10:39

la magia è un’arte che può soddisfare tutte le esigenze:

può rianimare amori spenti, spezzare legami che non volete più, allontanare una persona dalla vostra vita, avvicinare chi vi piace, pronosticare la data del matrimonio.. Qui elenco solo alcune delle mille magie che i nostri nonni conoscevano e noi abbiamo già sepolto nel passato. Magari funzionano, con l’aggiunta di un po’ di ironia!



per lui

Per farti sempre amare dalla tua donna, secondo un’antica ricetta persiana: cento grammi di rucola, trenta di pepe e miele. Prenderne un pizzico mattina e sera.

Se vuoi un matrimonio felice, non chiederle di sposarti di martedì, mercoledì e venerdì. Ideale è chiederglielo di domenica.

Per rendere la tua amata più sensuale e appassionata: regalale olio di rosa, e anzi massaggiala con questo olio prima di dormire.



per tenerti l’amore che hai

Per legare a te per sempre la persona amata spezza in due un ramo di rosmarino conservane una parte tu e una l’altro. Finché ambedue conserverete il pezzo di ramo la tua coppia non si dividerà, qualsiasi cosa accada.

Per favorire il matrimonio bisogna portare sotto la camicia, per nove giorni e nove notti, un diamante legato con tre capelli dell’amato-a. Portato al polso o al dito mantiene sempre vivo l’affetto coniugale.

Per assicurarti l’amore dell’altro per tutta la vita incontratevi sotto le foglie di un ciliegio. Oppure regala un lucchetto d’oro o d’argento al tuo amore facendoglielo portare sempre come chiusura, per esempio di un bracciale o di una collana.



Per lei

Per ricondurre a te l’amato bene:, porta una ghianda in tasca e dormi per tre notti consecutive con un rametto di quercia sotto il guanciale.

Se lui ti ha abbandonata metti sotto il cuscino un ramoscello di quercia e uno di acero, entrambi prov­visti dì frutti e dormici sopra tre notti di seguito.

Se sei single e a caccia di un amore, devi assolutamente ricordarti ogni sera, quando vai a dormire, di mettere la scarpe a forma di T vicino al letto.



per conquistare lui o lei

Un antico rito amoroso suggerisce di piantare un bulbo di giacinto in un vasetto, attribuirgli il nome della persona amata e innaffiarlo mattina e sera dicendo queste parole: Come la radice cresce e il fiore spunta, possa il tuo cuore rivolgersi a me. Secondo la mia volontà cosÌ sia”



per avere più erotismo nella coppia

Nella “ArsAmandi” di Ovidio, era consigliato di mangiare le ‘mandorle che entro l’involucro produce il pino aghiforme”, cioè il pinolo. I pinoli, abbondanti nei boschi in cui, secondo la mitologia, il dio Pan si aggirava, erano considerati sacri al tempo dei Romani. Pan era il dio dalle zampe di capra le cui feste erano soprattutto destinate ad assicurare la fertilità; non a caso il comportamento dei festanti era molto libero... E tra gli alimenti preferiti c’erano per l’appunto i pinoli.



per dimenticare delusioni amorose

I monaci dei monasteri (in Italia abbondano) preparano dei cordiali a base di rucola, che rende più facile dimenticare l’amore perduto e aprirsi ai nuovi incontri. Se non trovate il cordiale, provate a mangiare molta rucola insieme all’insalata, potrebbe essere efficace lo stesso...





Per lei e per lui

...per conquistare il cuore di chi ti ha colpito

Occorrono tre fiori di campanella, quella pianticella che ha bellissimi fiori azzurri che si volgono verso terra e che, in botanica, viene chiamata Campanula rotundifolia. Simboleggia la speranza e la perseveranza, e per questo permette, utilizzata in una preparazione magica, di riuscire ad ottenere ciò che si desidera. In questo caso parliamo di amore: dell’amore di una persona che ci ha colpito ma che non dimostra particolare interesse per noi, oppure che, per un insieme di eventi, risulta distratta. Prendiamo tre fiori di campanella e, in una notte di Luna Piena (a novembre cade il giorno 5, ma andranno bene anche le notti del 4 e del 6), leghiamoli con un cordoncino di lana rossa, colore che esprime la passionalità. Mentre operiamo la legatura, che rappresenta appunto la relazione, starà già bollendo un po’ di acqua (un bicchiere) in un bricco. Immergiamo le campanule nell’acqua a testa in giù, stando bene attenti a non bagnare anche il cordoncino, e pensiamo intensamente alla persona che ci interessa. Dopo trenta secondi, togliamo le campanule e versiamo nell’acqua un pizzico di timo precedentemente ridotto in minuscoli pezzetti, un goccio di olio di girasole (il girasole rappresenta il successo, il trionfo) e tre gocce di latte (la fecondità: in questo caso, la nascita dell’amore). Seppelliamo, a questo punto, le tre Campanule con il loro cordoncino sotto un po’ di terra e innaffiamola con il filtro d’amore preparato. Cerchiamo poi di incontrare la persona che abbiamo deciso di conquistare almeno tre volte nel corso dei successivi trenta giorni: e anche lei, stando all’antica ricetta medioevale, ci amerà.





per trattenere chi ti vuole lasciare

Gli ingredienti di questo filtro sono tre, e tutti di facile reperibilità: limone, melone e melagrana. Si tratta di una ricetta per conservare l’amore di chi ci ama, per trattenere chi sta pensando di lasciarci.Il rituale non viene dal Medioevo ma dall’Ottocento, e ha origine nell’ Italia settentrionale, nella zona intorno al bresciano.

prossimo l'inserimento



cuore di riso

Procuratevi un quarzo rosa, una candela rosa e dell'incenso. Accendete il bastoncino d'incenso e la candela, per poi collocare al loro fianco il quarzo rosa. Prendete anche una penna, un foglio di cartone colorato, del riso, dei biscottini, delle nocciole e delle caramelle. Inserite una musica che vi piace in sottofondo, e concentratevi sul vostro obiettivo: incontrare la vostra anima gemella. Inspirando ed espirando lentamente lasciate fluire ogni tensione e, una volta raggiunta la calma interiore, prendete il foglio di cartone e con il riso, le caramelle oppure i biscottini o le nocciole disegnate una figura: un cuore, una stella o un fiore. A questo punto, scrivete sul foglio all'interno del disegno queste parole "Saggezza e Amore aprite la strada per l'incontro con la mia anima gemella". Lasciate che il bastoncino d'incenso e la candela si consumino, e poi riponete il disegno con la scritta al riparo da sguardi curiosi. La settimana successiva quando vi disporrete al nuovo rituale, disfate il disegno e createne uno nuovo, magari utilizzando materiali diversi (foglie, cioccolatini), ma scrivendo sempre la stessa frase.





sogno d'amore

Questo rito va eseguito una volta al mese, nella notte di luna nuova, e serve a propiziare in sogno l'incontro con l'anima gemella. Prima di andare a letto, nella data stabilita, mettete sotto il cuscino una conchiglia, simbolo dell'acqua e della memoria, che aiuta ad attivare i sogni. Prima di addormentarvi, una volta a letto, pensate con grande intensità e concentrazione di voler vedere la vostra dolce metà in sogno quella notte stessa (ma se ciò non avviene non è importante). Al risveglio, il mattino dopo, scrivete su un quaderno tutti i dettagli emersi durante la notte, i sogni fatti, le sensazioni provate quando avete aperto gli occhi. In breve dovreste essere in grado di sognare l'oggetto del vostro desiderio. Quando ciò accadrà, al risveglio annotate ogni singolo elemento, anche minimo, emerso durante il vostro sogno. Successivamente, nel corso della giornata, rileggete i vostri appunti e, se lo ritenete necessario, riscriveteli meglio, riorganizzandoli e dando loro una trama ben definita.









Filtro d'amore

In un litro di grappa mettete a macerare 200 grammi di mandorle dolci, la scorza di un limone, 5 grammi di noce moscata, 5 grammi di anice stellato, 10 grammi di semi finocchio, 5 grammi di cannella, 5 grammi di pepe nero e 10 chiodi di garofano. Lasciate in infusione per 40 giorni, quindi filtrate.





Sacchetto magico per favorire una unione sentimentale

PRENDETE UN RITAGLIO DI STOFFA ROSA, SETA O COTONE (MAI SINTETICO), CUCITELO AI LATI E CHIUDETELO CON UN NASTRINO DELLO STESSO COLORE. aLL'INTERNO DEL SACCHETTO PONETE TRE FOGLIE DI BETULLA, TRE MANDORLE CON IL GUSCIO, ALCUNE FOGLIE DI MELISSA, UN PEZZETTO DI FLUORITE O TORMALINA, SETTE PETALI DI ROSA BIANCA.



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Messaggio Da terry 20th Novembre 2007, 10:48

sequirò tutto alla lettera Embarassed
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Messaggio Da suf 20th Novembre 2007, 14:20

ho mangiato una cassa di ruccola ma le valigie sono sempre davanti alla porta
cosa sarà che non ha avuto effetto o dovevo mangiare anche la cassa
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Messaggio Da Demonya 20th Novembre 2007, 14:25

Suf... se hai problemi perche' nn ne parliamo un po'??? magari aiuta a vedere le cose in altra prospettiva... un abbraccio
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Messaggio Da Demonya 26th Novembre 2007, 22:39

La magia

Il fenomeno della magia si presenta come notevolmente diversificato e complesso: si va da forme generiche di superstizione a pratiche magiche di diverso livello, dalla divinazione allo spiritismo fino a gruppi e sette sataniche che organizzano riunioni e messe nere. La sua attuale espansione costituisce un segnale allarmante per il nostro stesso tempo. Come ha giustamente osservato J.Ratzinger: «La cultura atea dell’Occidente moderno vive ancora grazie alla libertà dalla paura dei demoni portata dal cristianesimo. Ma se questa luce redentrice del Cristo dovesse spegnersi, pur con tutta la sua sapienza e con tutta la sua tecnologia, il mondo ricadrebbe nel terrore e nella disperazione. Ci sono già segni di questo ritorno di forze oscure, mentre crescono nel mondo secolarizzato i culti satanici».
I sociologi – primo fra tutti in Italia Massimo Introvigne – hanno messo in luce un riscoperto interesse delle masse nei confronti del mondo della magia, a partire dai numerosi studi che, dagli anni 70, hanno dovuto compiere sui nuovi movimenti religiosi. Inventariando questi movimenti, hanno finito per scoprirne alcuni a cui la semplice etichetta di «movimento religioso» si applicava con molta difficoltà. L’esperienza che questi gruppi proponevano ai loro seguaci non era infatti propriamente religiosa, ma – piuttosto – magica.
C’è un fatto sorprendente, anche se non tutti sembrano esserne pienamente consapevoli, emerso dagli studi effettuati: l’epoca della magia nella storia dell’Occidente non è il Medioevo e neppure il Rinascimento (dove pure gli interessi magici erano molteplici), è il nostro secolo! A partire dalla grande rinascita dell’occultismo e dell’esoterismo che si è manifestata contemporaneamente in Francia, in Inghilterra e negli Stati Uniti negli ultimi decenni dell’Ottocento dando vita ad un vertiginoso crescendo giunto fino ai giorni nostri.
La magia è drammaticamente entrata a far parte della nostra società. Questo dato è piuttosto evidente, basta accendere la tv o sfogliare le pagine di una qualsiasi rivista per imbattersi in cartomanti, astrologi, indovini ed oroscopi. Tuttavia questo preoccupante aspetto non è che la corteccia di un ben più radicato problema che riguarda un numero elevatissimo di persone nel mondo e che nasconde, come vedremo, grandi insidie.





[i]
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Messaggio Da Demonya 26th Novembre 2007, 22:41

di Andrea Menegotto tratto da Relazione presentata al Convegno «Il ritorno della magia», organizzato da «Una voce grida…!» - Regione Lombardia e dal Centro Cattolico «Il Timone» a Barza d’Ispra (Varese) il 19 marzo 2000



A. Il termine magia deriva dal greco «magheia», che significa scienza, saggezza; i magi erano gli antichi sacerdoti persiani. Anche il Nuovo Testamento parla di maghi e magia: i Magi che secondo il racconto di Matteo (cfr. Mt 2,1-12), si recano alla ricerca del Bambino Gesù guidati dalla stella, non sono però maghi nell’accezione moderna del termine, ma piuttosto scienziati o sapienti. Negli Atti degli Apostoli (cfr. At 8,9-24), si trova l’episodio di Simon Mago che, come molti altri, aderisce alla predicazione degli Apostoli e si fa battezzare. Meravigliato per i prodigi da loro compiuti, offre del denaro per ottenere quel potere, ma Pietro risponde: «Il tuo denaro vada con te in perdizione, perché hai osato di acquistare con denaro il dono di Dio» (At 8,20). Da questo episodio deriva il termine «simonia» riferito al commercio di cose sacre. Dal fatto che la magia si trova in tutti i popoli, qualcuno sostiene che essa sia la madre della religione. Ma cristiani ed ebrei, come mostra anche la Bibbia, tracciano una netta distinzione.

B. Per definire la magia il classico Golden Bough («Ramo d’oro», 1890) di James Frazer (1854 -1941) riprendeva l’idea comtiana dì un’evoluzione del­l’umanità in tre stadi: la magia, la religione e la scienza. L’uomo primitivo – secondo Frazer – aveva il desiderio, di per sé non illogico né irrazionale, di controllare per quanto possibile la natura. L’unico modo ragionevole di persegui­re questo obiettivo consisteva nel cercare di comprendere le leggi naturali. Giacché – secondo Frazer – le capacità di ragionamento dei primitivi erano limitate, essi riuscirono a identificare soltanto due leggi, peraltro confuse e, nelle loro applicazioni letterali, anche sbagliate: la legge della somiglianza («il simile produce il simile») e la legge del contatto («ogni effetto deriva dal contatto, visibile o invisi­bile, di una forza applicata da un agente»). Il tentativo di applicare queste presunte leggi non poteva produrre che magia, nei due tipi fondamentali della magia cosiddetta «imitativa» (mimetica od omeopatica) e della magia «contagiosa». Quando i primiti­vi, racconta Frazer, si resero conto che la magia non fun­zionava, passarono alla religione. Cominciarono, cioè, a ritenere che i fenomeni naturali fossero controllati da spiriti o divinità che non potevano essere manipolati ma soltanto supplicati o pregati. Ma a poco a poco – conclude Frazer –accanto alla religione co­minciò a svilupparsi la scienza, che scoprì una dopo l’altra le «vere» leggi della natura. L’influenza delle idee di Frazer è stata immensa, e probabil­mente non è ancora terminata. Nell’Europa latina idee lar­gamente ispirate a Frazer si diffusero grazie alle teorie di Lucien Lévi-Bruhl (1857-1939) sul pensiero dei primitivi, che a loro volta influenzarono le teorie di Jean Piaget (1896-1980), secondo cui il pensiero magico si manifesta nei primi anni di vita del bambino e sparisce gradatamente (salvo casi patologici) nel passaggio dall’infanzia all’adole­scenza. Una delle critiche più di­struttive delle idee di Frazer è stata formulata dal filosofo Ludwig Wittgenstein (1889-1951) nel quadro della sua più generale riflessione sui limiti del positivismo. L’interpretazione che il Frazer diede della magia intendendola come una «falsa scienza» è ben contestabile, in quanto essa non si risolve nei due principi ricordati da Frazer (simpateticità e contagio), ma prevede un sistema più complesso di circostanze, riti, credenze. Inoltre, è difficile tracciare una linea netta fra magia e religione, nella storia si notano vari casi in cui le manifestazioni religiose si intrecciano con manifestazioni magiche. Nota in questa prospettiva lo storico delle religioni italiano Ugo Bianchi[1] che se la religione si risolve in una Weltanschauung – in una visione del mondo – e quindi non ha bisogno di riferirsi ad altro, la magia attinge dalla religione idee e concetti, se non altro per sottometterli al proprio trattamento. In ogni caso, oggi la posizione di Frazer non ha forse neppure bisogno di un’analisi dei difetti della sua lo­gica. Per il positivista Frazer solo il fatto era divino; e il «fatto», oggi, è che la magia non è affatto sparita con i pro­gressi della scienza, ma – come abbiamo visto – non è mai stata così socialmente presente come nel mondo contemporaneo.

C. Secondo i due sociologi americani Rodney Stark e Williams Sims Bainbridge[2] la dif­ferenza principale tra religione e magia consiste nel fatto che – di fron­te ai problemi degli uomini – la religione offre «compensatori genera­li» (una visione del mondo in cui le domande che inquietano l’uomo tro­vano una risposta globale), mentre la magia propone piuttosto «com­pensatori specifici» (che vorrebbero risolvere i problemi uno per uno). Da questo punto di vista il mestiere del mago è infinitamente più peri­coloso di quello del leader religioso. In primo luogo, chi propone sol­tanto «compensatori specifici» entra nel gioco della domanda e dell’of­ferta: se offre la guarigione da determinate malattie, non riuscirà a rag­giungere chi non ne è colpito; se offre incantesimi e formule per ricon­quistare la persona amata non interesserà chi vive una esperienza af­fettiva felice, e così via. Il mago si espone quindi im­mediatamente alla prova empirica delle sue affermazioni. Se ha pro­messo la guarigione, l’amore o il successo, potrà rimandare la verifi­ca, ma ben presto il suo seguace gli chiederà conto dei risultati. Da que­sto punto di vista il leader religioso che promette vantaggi nell’aldilà o su un piano puramente spirituale, che si sottrae alla verifica empiri­ca, dovrebbe vivere una vita più tranquilla. Dunque, non solo i maghi tendono a perdere seguaci e a formare più spesso client cults che cult movements, ma an­che i loro movimenti sono effimeri e in genere crollano dopo anni di smentite empiriche alle loro promesse e di incapacità di stabilire rela­zioni di interscambio globali e costanti con i seguaci.

D. Se si vuole adeguatamente comprendere cos’è la magia occorre porsi sulla scia del celebre fenomenologo delle religioni rumeno Mircea Eliade (1907-1986), si può distinguere la magia dalla religione in quanto l’esperienza magica più che un’esperienza del Divino o del sacro (ierofania) è un’esperienza del potere (cratofania), dove l’uomo manipola il sacro e lo mette al proprio servizio. La religione cerca l’esperienza del sacro per se stessa e ha come termine di riferimento, almeno tendenziale, Dio o l’Assoluto. La magia tende invece a ricercare il contatto con forze «occulte», considerate superiori al singolo uomo, ma possono essere manipolate e controllate accrescendo la potenza del mago e dei suoi seguaci. Lo scopo per cui si vogliono acquisire i poteri magici può essere materiale (acquisizione della ricchezza o del dominio sulla altre persone) o nobili (miglioramento di se stessi e dell’umanità. Per raggiungere tali fini si mobiliteranno soprattutto una serie di divinità «intermedie» – spiriti, angeli, demoni, fluidi, energie, potenze – mentre, almeno in Occidente, l’influenza della corrente anti-magica che percorre il giudaismo e il cristianesimo renderà meno credibile la pretesa di «catturare» Dio stesso per porlo al servizio dei propri progetti magici.

E. Il contesto della magia è dunque caratterizzato da una pretesa di appropriarsi e possedere con la volontà ciò che nell’esperienza religiosa può essere concepito solo come dono. Quindi, la magia parte dal presupposto di voler dominare le forze occulte attribuendosi un potere sovrumano e cercando di affermare il proprio desiderio di potenza sulla natura, il presente, il futuro, il prossimo, gli oggetti, gli eventi della storia e lo stesso mondo ultraterreno; in sostanza non è altro che il tentare di impadronirsi del potere stesso di Dio e di tutti i Suoi requisiti e cioè la vera e propria pretesa di sostituirsi a Dio. La Nota Pastorale della Conferenza Episcopale Toscana (CET) A proposito di magia e di demonologia (1994) afferma: «La religione dice riferimento diretto a Dio e alla sua azione, tanto che non può esistere esperienza religiosa senza tale riferimento; la magia implica una visione del mondo che crede all’esistenza di forze occulte che influiscono sulla vita dell’uomo e sulle quali l’operatore ( o il fruitore ) di magia pensa di poter esercitare un controllo mediante pratiche rituali capaci di produrre automaticamente degli effetti; il ricorso alla divinità – quando c’è–- è meramente funzionale, subordinato a queste forze e agli effetti voluti»[3].
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per magia Empty Quante sono le magie?

Messaggio Da Demonya 26th Novembre 2007, 22:43

Classificazione dei vari tipi di magia secondo la Nota Pastorale della Conferenza Episcopale Toscana

di Andrea Menegotto tratto da Relazione presentata al Convegno «Il ritorno della magia», organizzato da «Una voce grida…!» - Regione Lombardia e dal Centro Cattolico «Il Timone» a Barza d’Ispra (Varese) il 19 marzo 2000



Secondo il medesimo Documento del Magistero si possono individuare in particolare tre diverse forme di magia:

a. «magia imitativa», secondo cui il simile produce il simile, ad esempio: il
trafiggere gli occhi di un pupazzo accecherà la persona da esso rappresentata;

b. «magia contagiosa», si basa sul principio del contatto fisico: per influire su una persona, il mago ha bisogno di qualcosa che le appartiene (peli, capelli, unghie, vestiti);

c. «magia incantatrice», che attribuisce un potere particolare a formule e azioni simboliche.

Inoltre, tradizionalmente si è soliti distinguere la magia in due grossi filoni:

1. «magia bianca», riguarda due campi diversi, il primo si riferisce a effetti strabilianti ottenuti con metodi naturali, come giochi di prestigio, illusionismo.... La Nota della CET ricorda che se i mezzi usati sono leciti e il fine è solo di stupire, non c’è nulla di male. Diversa valutazione per un secondo settore, dove i fini da raggiungere sono buoni (soluzione dei problemi economici, d’amore, malattie), ma perseguiti con mezzi discutibili che portano al mondo della superstizione e della truffa (talismani, filtri, amuleti....).

2. «magia nera», ricorre a evocazioni di forze demoniache, sotto i cui influssi pensa di operare. E’ indirizzata a scopi malefici: procurare malattie, disgrazie, morte, oppure pretende di piegare gli eventi a proprio vantaggio per conseguire onori e ricchezze. Il fine ultimo di questa forma di magia è quello di trasformare gli adepti in «servi di Satana». Rientrano in questo ambito i riti a sfondo satanico culminanti nelle «messe nere».

La distinzione, peraltro, non è priva di ambiguità: per molti maghi la loro magia è sempre «bianca» e quella dei concorrenti sempre «nera»...

In molte zone d’Italia, è diffusa l’idea della «fattura», eseguita a danno di qualcuno. Essa viene intesa generalmente come una maledizione in grado di arrecare del male a coloro contro cui è rivolta. In questo atto non si pensa necessariamente ad un’azione di tipo demoniaco. Nonostante la forte ingenuità che la contraddistingue, è comunque da ritenersi inaccettabile dal punto di vista cristiano.

Ben più grave è il "maleficio", che ha l’intenzione di consegnare oggetti, animali, ma soprattutto persone, al potere o comunque all’influsso del demonio. Esso assume le forme della «magia nera» ed è – ce lo ricorda ancora la Nota della CET – gravemente peccaminoso a causa dell’intenzione malvagia che lo origina e quindi al di là dei reali effetti. Per ciò che concerne la fattura e il maleficio, occorre nella valutazione un estremo equilibrio, non attribuendo sistematica­mente o in maniera superstiziosa tutti i mali che possono capitare nella vita all’intenzione malvagia di qualcuno. Non si può comunque escludere in pratiche di questo genere qualche partecipazione demoniaca al gesto malefico; giova comunque ricordare che gli studi di vari specialisti, nonché vari Documenti del Magistero invitano alla prudenza per non cadere in facili e ingenue «demonizzazioni»
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Messaggio Da KELLYNA 27th Novembre 2007, 00:01

Ma chi di voi crede alla magia?
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Messaggio Da scapolo 27th Novembre 2007, 04:05

Credere o non credre ?

Non è facile risponderti, KELLINA, spogliando la
propria mente da migliaia di anni di fole che si
sono assommate e mischiate in maniera, troppo
spesso, incomprensibile !

E' una cosa talmente difficile da rasentare quasil
l'impossibilità anche perchè il sacro si è così
profondamente impossessato della mente dell'assoluta
maggioranza del genere umano con una miriade di
religioni, monoteiste, politeiste, animiste ecc. ecc!

Anche la magia non è altro di un'altra religione
monoteista basata sull'adorazione dell'Angelo Ribelle
chiamato Lucifero !

Nel dualismo tipico della nostra vita, se il Dio ed i suoi
angeli sono il bene Lucifero ed i suoi Angeli DEVONO
rappresentare il male !

Volgarizzando al massimo questa è la storia che da
migliaia di anni schiavizza le menti di tutto il mondo !

Se fossero vere le fole del Dio "buono" lo sarebbero
anche quelle sul Dio "cattivo e malvagio" !

E' stato creato, come ho già scritto, un intreccio così
complicato che, per sciogliere i nodi che lo tengono
unito, c'è veramente da perdere il senno !

Inoltre in natura esistono ancora troppi misteri,
per ora, incomprensibili e che, la massima parte,
vanno ad incongrossare le storie sui miracoli ,
sulle malie, sulle allucinazioni !

Anche addottando il più rigido criterio di rigetto
delle falsità, delle bugie e delle psicosi, allo stato
attuale degli studi E' VERO (sempre per il momento)
che allo stato attuale della conoscenza, restano
sempre un numero altissimo di "Misteri irrisolvibili"

Credo che sulla pacata giustezza del mio ragionamento
possa servire quanto, nei giorni passati, ho scritto a
Demonya e scoprendo da Lei che il volto di un "possessuto"
mostruosamente deformato era in effetti l'effetto
secondario di un fungo allucinogeno del quale io stesso ne
avevo denunciato l'uso !

Sono sicuro che tutto sia spiegabile seguendo quelle
Leggi naturali che ancora non conosciamo e per questo, nel medesimo post, denunciavo il "mio non credere" !

Concludo sperando in qualche risposta seria ma, vi
pregherei, di non approfittare di quelle Leggi della
natura da me nominate come prova ancora incomprensibile
dsella grandezza e dell'esistenza di un Dio che creò il tutto!

Proprio per evitare la storia del Grande Fattore che ha
creato il tutto vi dico che vi risponderei con uno dei dubbi
di S.Agostino - dottore della chiesa - che recitava "Signore
ma te chi ti ha creato "?

Ciao

scapolo
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Messaggio Da Demonya 27th Novembre 2007, 11:01

Io ci credo e nn poco..... ci sono magie e magie...ciao kelly
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Messaggio Da giannino 22nd Aprile 2008, 11:16

per conquistare lui o lei

Un antico rito amoroso suggerisce di piantare un bulbo di giacinto in un vasetto, attribuirgli il nome della persona amata e innaffiarlo mattina e sera dicendo queste parole: Come la radice cresce e il fiore spunta, possa il tuo cuore rivolgersi a me. Secondo la mia volontà cosÌ sia”


Quando le palle so piene si puo usare come vasino.........per allontanare?

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